Claudio Battan

Chi sono ?

 

  • Nasco a Bolzano (Alto Adige) nell'ormai lontano 1952, da padre trentino e madre mantovana, entrambi trasferitisi qui durante la guerra
  • Dopo 6 anni nasce mio fratello Franco
  • Prima formazione scolastica con elementari (pubbliche) e medie (dai preti) a Bolzano
  • Nel 1966 con la famiglia mi trasferisco a Naturno, allora piccolo paesino 15 km al Ovest di Merano
  • Gli hobby di quegli anni sono legati al volo: il Volo a Vela (con il padre pilota) e l'aeromodellismo, ma senza disdegnare le camminate in montagna
  • Dopo il liceo classico a Merano (terminato nel 1971), nel 1976 mi laureo in Ingegneria Elettronica a Bologna
  • Con gli studi universitari, inizio a dedicarmi anche ad un altro hobby (che per me diventera' molto importante): l'elettronica ed in particolare il radioamatore, costruendomi in proprio le principali apparecchiature
  • Dopo il servizio militare di leva (1977-78), arriva il lavoro e con i primi soldi riesco a soddisfare un'altra grande passione: quella della motocicletta; e cosi' inizio a scorrazzare per l'Italia, con mio fratello, in due su un Benelli 250 a 2 tempi
  • Nel 1979, quando il papa' va in pensione, la famiglia si trasferisce tutta a Merano
  • Poi la moto cresce, e cosi' anche gli itinerari: i motoraduni in giro per l'Italia, ma anche i lunghi viaggi
  • E si va anche oltre confine: nel '83 Parigi con la Guzzi 1000, poi nel '85 con una Honda 900 arrivo fino a Capo Nord e nel '86 con una Honda XR-600 attraverso tutto il Nord-Africa (Marocco, Algeria e Tunisia)
  • Poi, alla ricerca di nuove sensazioni, vendo la moto ed acquisto un fuoristrada 4x4, con cui partecipo ad un Raid (non competitivo) nel deserto del Tenere (1987) e poi anche a diverse gare di regolarita' in Italia
  • Grazie ad uno zio appassionato, mi avvicino alla Montagna più impegnativa, dapprima in regione (camminate, ferrate, ghiacciai), poi anche in ambito himalayano, dove effettuo 3 trekking in Nepal con vari gruppi di amici (nel 1989, 1990 e 1991), arrivando fino oltre i 5000m di quota
  • All'inizio degli anni '90, lascio la famiglia e mi prendo un appartamentino tutto per me, dapprima in affitto e poi con un mutuo
  • Muovendomi sempre in modo autonomo e cercando di fare il "turista responsabile", viaggio dopo viaggio allargo i miei orizzonti oltre l'Italia
  • Nel 2001, un'altra grande svolta: lascio Merano, mi sposo e mi trasferisco a Trento
  • Nel 2003, stanco di trasportare pesanti attrezzature, abbandono la fotografia e passo al video
  • Nel 2006 un altro dei "sogni nel cassetto" si realizza: il camper
  • A fine 2011, decidiamo che il camper viene utilizzato troppo poco per i costi che presenta e decidiamo di venderlo - decisione sofferta, perche' ci ha regalato tanti bei momenti, ma la vita e' fatta di scelte continue
  • Liberati dai "vincoli" di raggiungibilita' che ci imponeva il camper, torniamo in Africa (2012), andiamo in Australia ed in Sud America (2013 e 2018)
  • La pandemia del COVID ci sta limitando pesantemente, ma torneramo a viaggiare - la nostra anima nomade fa fatica a restare confinata in spazi ristretti
  • Ne approfittiamo per scoprire l'Italia, ma poi appena liberi torniamo ad uscire dall'Europa
  • ...
  • Durante l'universita', i primi lavori "precari" come insegnante supplente
  • Subito dopo la laurea, altro lavoro provvisorio: impiegato trimestrale alle Poste
  • Da maggio 1977 a maggio '78, il Servizio Militare
  • Dal 1978 al '79, ancora l'insegnamento, questa volta con un incarico annuale
  • Incarico che pero' lascio nel marzo 1979, quando un'azienda di antifurti in Bolzano mi assume come tecnico elettronico (progettista, riparatore, tuttofare)
  • Nel 1981 la stessa ditta apre una stabilimento di produzione, ed io divento il progettista e responsabile tecnico
  • A fine 1984, stanco di fare il pendolare (oltre 100 km al giorno) e - soprattutto - in vista dell'imminente fallimento dell'azienda, trovo lavoro in un'industria di Merano, finalmente a pochi km da casa
  • Nel 1988, giusto per vivacizzarmi la vita, cambio totalmente lavoro e vado a fare il "responsabile di commessa" nel reparto veicoli speciali all'Iveco di Bolzano
  • Ma la mia passione e' l'elettronica e nel 1989 ritorno nella stessa industria di Merano, questa volta con incarichi più interessanti
  • Incarichi che - nei primi anni '90 - mi avvicinano all'informatica, che qui sta iniziando a svilupparsi in modo massiccio
  • Dato che "la vita è bella perche' e' varia", nel 1999, giusto per rimettermi in discussione, lascio l'industria di Merano e passo ad una grossa azienda di informatica di Bolzano
  • Nel 2001, grazie ad una fusione tra aziende, mi sposto della sede di Trento
  • Seguono anni di grosse soddisfazioni lavorative e di forte crescita professionale
  • Nel 2019 arriva il "pensionamento", ma e' solo un passaggio formale, perche' il mio lavoro mi piace e penso di poter dare ancora il mio contributo
  • E quindi mi "metto in proprio", proseguendo l'attività come consulente
  • ...
  • Gia' da piccolo sono stato abituato dai miei genitori a viaggiare: durante le nostre vacanze raramente stavamo fermi a lungo in uno stesso posto.
    E diventando grande ho continuato a muovermi in questo modo anche da solo.
    Il mio primo, vero viaggio in autonomia e' stato un giro dell'Italia con una moto Benelli 250, con mio fratello, nell'estate del 1980.
    Dopo diversi anni di viaggi in solitaria, nel 1994 ho conosciuto DANIELA, con cui condividere questa passione.

    E proprio questa passione ci sta portando - anno dopo anno - in giro per il mondo in forme diverse, ma con alcuni punti fissi.
    Ad esempio, il nostro modo di concepire il viaggiare e' ben poco compatibile con il "turismo di massa": non vogliamo vedere il mondo attraverso una vetrina o portati in giro come un pacchetto postale, ma vogliamo immergerci LIBERI nel paese che visitiamo.
    Quindi "viaggi individuali" in piccoli gruppi (spesso solo in 2) in piena liberta', prenotando il minimo indispensabile: volo aereo ed eventuale vettura, mai gli alberghi, per avere la possibilita' di modificare il programma DURANTE il viaggio, se desideriamo fermarci di piu' o di meno di quando previsto, in base a quello che troviamo sul posto.
    E' evidente che, in questo modo, il viaggio deve essere studiato e pianificato al meglio PRIMA della partenza, pero' cosi' facendo non abbiamo tanti vincoli ed abbiamo sempre la massima flessibilita'.
    Per contro, dobbiamo accettare il "disagio" di cercarci l'albergo ogni volta che ci spostiamo e dobbiamo rinunciare alle "certezze" (???) che ci offrirebbe un pacchetto preconfezionato.
    E dobbiamo cercarci anche il ristorante, ma siamo dell'idea che la cultura di un paese passa anche dalla sua cucina, figlia delle tradizioni e dell'ambiente, e quindi va scoperta ed assaggiata - scordiamoci i ristoranti "per turisti", che ci offrono gli spaghetti in ogni angolo del mondo (salvo poi lamentarci perche' sono troppo cotti ...).

    Tutto questo non significa solo e necessariamente mete esotiche, paesi lontani o avventure estreme, significa semplicemente viaggiare con gli occhi aperti ed il cervello innestato, in qualunque parte del mondo ci si trovi.
    Da ogni viaggio, in qualunque posto del mondo, cerco di ricavarne l'accrescimento che mi da' il contatto con popoli e culture spesso profondamente diverse.
    La passione di visitare posti nuovi e vedere paesaggi spettacolari mi aiuta a superare le difficolta' che indubbiamente si incontrano, gli ostacoli burocratici e le mille problematiche quotidiane.

    Ricordiamoci che fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza e che viaggiare non e' solamente partire e tornare, ma e' (...) imparare ad amare

    A chi talvolta mi chiede: qual'e' il posto piu' bello che hai visitato? rispondo che e' una domanda che non ha molto senso.
    Innanzi tutto: cosa significa piu' bello? ogni posto ha le proprie peculiarita', ed il segreto sta proprio quello di riuscire a coglierle, per apprezzare al meglio il posto che stiamo visitando.
    Spesso poi un posto ci piace di piu' o di meno in base alle nostre aspettative: quando mi aspetto "troppo" rischio di restare deluso ed insoddisfatto; se invece vado con la mente libera da idee preconfezionate, allora sono sicuro di restare felicemente sorpreso nello scoprire cosa offre il paese.


    E se qualcuno desidera ulteriori informazioni, può mandarmi una mail ad uno degli indirizzi indicati sotto

    L'altra mia grande passione è da lungo tempo la FOTOGRAFIA e poi il VIDEO.
    Da qui sono nati prima i documentari audiovisivi ed ora i documentari video

    Rappresenta una felice parentesi tra il 2006 ed il 2011.

    Siamo partiti con l'idea di allestirci da soli un camper 4x4 sulla base di un vecchio camion militare (qui), abbiamo individuato il veicolo (un CM-80), fatta montare la cellula, ma poi ci siamo resi conto che l'operazione sarebbe stata molto oltre le nostre capacità.

    E così abbiamo scambiato il nostro incompiuto con un Rimor mansardato che ci ha permesso di girare la Tunisia (solo su strade asfaltate)..

    L'anno successivo lo abbiamo scambiato con un motorhome Laika con una abitabilità interna più comoda, che ci ha regalato alcuni viaggi stupendi (tra cui Scandinavia, Grecia e Marocco).

    Nel 2011 un ragionamento approfondito su costi e benefici ci ha portato - con grande tristezza - a porre fine all'avventura "camper", mettendolo invendita e cedendolo a qualcuno che spero lo abbia goduto come noi.

    Come si legge nel sito ufficiale, si tratta di un club fondato nell'agosto del 1982 da un giornalista giramondo, il tunisino Rached Trimeche.

    Costui ebbe l'idea di riunire tutte le persone che amano viaggiare, sia per lavoro sia per piacere, al di la' di qualunque barriera di nazionalita', razza, religione o colore; lo scopo principale del Club si deduce dal suo slogan: "Paix dans le Monde - Peace in the World". Contribuire alla conoscenza del nostro pianeta, dei diversi paesi e delle diverse culture, e' sicuramente un modo per favorire la realizzazione dell'eterno sogno umano: la pace nel mondo; il Club persegue questo scopo (...) diffondendo un'idea del viaggio inteso come momento aggregante fra gli uomini, in un'epoca in cui viaggiare e' diventato un passatempo fin troppo facile e superficialmente vissuto.

    Ad oggi i membri del "Club Internazionale dei Grandi Viaggiatori" sono diverse migliaia, diffusi in oltre 167 paesi in tutto il mondo, dal globe-trotter che gira il mondo con lo zaino in spalla, al capo di stato, all' ambasciatore, allo scienziato e naturalmente all'esploratore. Tra questi, nomi noti e meno noti, ma tutti legati dall'amore per il viaggio e dalla curiosita' per questa nostra piccola terra.

    In questa classifica - che NON vuole assolutamente essere una corsa ad un nuovo tipo di consumismo - con gli ultimi viaggi sono arrivato alla soglia dei 50 paesi, quota minima per fare domanda di iscrizione.

     

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