Gia' da piccolo sono stato abituato dai miei genitori a viaggiare: durante le nostre vacanze raramente stavamo fermi a lungo in uno stesso posto.
E diventando grande ho continuato a muovermi in questo modo anche da solo.
Il mio primo, vero viaggio in autonomia e' stato un giro dell'Italia con una moto Benelli 250, con mio fratello, nell'estate del 1980.
Dopo diversi anni di viaggi in solitaria, nel 1994 ho conosciuto DANIELA, con cui condividere questa passione.
E proprio questa passione ci sta portando - anno dopo anno - in giro per il mondo in forme diverse, ma con alcuni punti fissi.
Ad esempio, il nostro modo di concepire il viaggiare e' ben poco compatibile con il "turismo di massa": non
vogliamo vedere il mondo attraverso una vetrina o portati in giro come un
pacchetto postale, ma vogliamo immergerci LIBERI nel paese che visitiamo.
Quindi "viaggi individuali" in
piccoli gruppi (spesso solo in 2) in piena liberta', prenotando
il minimo indispensabile: volo aereo ed eventuale vettura, mai gli alberghi, per avere la possibilita' di modificare il programma DURANTE
il viaggio, se desideriamo fermarci di piu' o di meno di quando previsto,
in base a quello che troviamo sul posto.
E' evidente che, in questo modo, il viaggio deve essere
studiato e pianificato al meglio PRIMA della partenza, pero' cosi'
facendo non abbiamo tanti vincoli ed abbiamo sempre la massima flessibilita'.
Per contro, dobbiamo accettare il "disagio"
di cercarci l'albergo ogni volta che ci spostiamo e dobbiamo rinunciare alle
"certezze" (???) che ci offrirebbe un pacchetto preconfezionato.
E dobbiamo cercarci anche il ristorante, ma siamo dell'idea che la cultura di un paese passa anche dalla
sua cucina, figlia delle tradizioni e dell'ambiente, e quindi va scoperta ed assaggiata - scordiamoci i ristoranti "per turisti",
che ci offrono gli spaghetti in ogni angolo del mondo (salvo poi lamentarci
perche' sono troppo cotti ...).
Tutto questo non significa solo e necessariamente
mete esotiche, paesi lontani o avventure estreme, significa semplicemente
viaggiare con gli occhi aperti ed il cervello innestato, in qualunque parte
del mondo ci si trovi.
Da ogni viaggio, in qualunque posto del mondo, cerco di ricavarne l'accrescimento che mi da' il contatto
con popoli e culture spesso profondamente diverse.
La passione di visitare posti nuovi e
vedere paesaggi spettacolari mi aiuta a superare le difficolta' che indubbiamente si incontrano, gli ostacoli burocratici e le mille problematiche quotidiane.
Ricordiamoci che fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza e che viaggiare non e' solamente partire e tornare, ma e' (...) imparare ad amare
A chi talvolta mi chiede: qual'e' il posto piu' bello che hai visitato? rispondo che e' una
domanda che non ha molto senso.
Innanzi tutto: cosa significa piu' bello? ogni posto ha le proprie peculiarita', ed il segreto
sta proprio quello di riuscire a coglierle, per apprezzare al meglio
il posto che stiamo visitando.
Spesso poi un posto ci piace di piu' o di meno in base alle nostre aspettative: quando mi aspetto "troppo" rischio
di restare deluso ed insoddisfatto; se invece vado con la mente libera
da idee preconfezionate, allora sono sicuro di restare felicemente sorpreso
nello scoprire cosa offre il paese.
E se qualcuno desidera ulteriori informazioni, può mandarmi una mail ad uno degli indirizzi indicati sotto
L'altra mia grande passione è da lungo tempo la FOTOGRAFIA e poi il VIDEO.
Da qui sono nati prima i documentari
audiovisivi ed ora i documentari video
Rappresenta una felice parentesi tra il 2006 ed il 2011.
Siamo partiti con l'idea di allestirci da soli un camper 4x4 sulla base di un vecchio camion militare (qui), abbiamo individuato il veicolo (un CM-80), fatta montare la cellula, ma poi ci siamo resi conto che l'operazione sarebbe stata molto oltre le nostre capacità.
E così abbiamo scambiato il nostro incompiuto con un Rimor mansardato che ci ha permesso di girare la Tunisia (solo su strade asfaltate)..
L'anno successivo lo abbiamo scambiato con un motorhome Laika con una abitabilità interna più comoda, che ci ha regalato alcuni viaggi stupendi (tra cui Scandinavia, Grecia e Marocco).
Nel 2011 un ragionamento approfondito su costi e benefici ci ha portato - con grande tristezza - a porre fine all'avventura "camper", mettendolo invendita e cedendolo a qualcuno che spero lo abbia goduto come noi.
Come si legge nel sito ufficiale, si tratta di un club fondato nell'agosto del 1982 da un giornalista giramondo, il tunisino Rached Trimeche.
Costui ebbe l'idea di riunire tutte le persone che amano viaggiare, sia per lavoro sia per piacere, al di la' di qualunque barriera di nazionalita', razza, religione o colore; lo scopo principale del Club si deduce dal suo slogan: "Paix dans le Monde - Peace in the World". Contribuire alla conoscenza del nostro pianeta, dei diversi paesi e delle diverse culture, e' sicuramente un modo per favorire la realizzazione dell'eterno sogno umano: la pace nel mondo; il Club persegue questo scopo (...) diffondendo un'idea del viaggio inteso come momento aggregante fra gli uomini, in un'epoca in cui viaggiare e' diventato un passatempo fin troppo facile e superficialmente vissuto.
Ad oggi i membri del "Club Internazionale dei Grandi Viaggiatori" sono diverse migliaia, diffusi in oltre 167 paesi in tutto il mondo, dal globe-trotter che gira il mondo con lo zaino in spalla, al capo di stato, all' ambasciatore, allo scienziato e naturalmente all'esploratore. Tra questi, nomi noti e meno noti, ma tutti legati dall'amore per il viaggio e dalla curiosita' per questa nostra piccola terra.
In questa classifica - che NON vuole assolutamente essere una corsa ad un nuovo tipo di consumismo - con gli ultimi viaggi sono arrivato alla soglia dei 50 paesi, quota minima per fare domanda di iscrizione.